Oria, con la sua storia millenaria, ha offerto numerosi motivi e occasioni per la nascita di riti, usanze e manifestazioni, basate sugli avvenimenti civili e religiosi di cui è stata protagonista.
Una prima tradizione è legata ai Riti Pasquali, infatti già dal primo giovedì di marzo si celebra il rito denominato “scenni Cristu” ove il baldacchino con il simulacro di Gesù morto viene portato a spalla dalla Chiesa di S.Benedetto alla Basilica Cattedrale accompagnato dal suono stridulo di particolari strumenti denominati “trenuli” e “trancasci”.
La Domenica delle Palme viene messa in scena, all’aperto, la sacra rappresentazione storico-religiosa “La Passione” che introduce i riti della Settimana Santa: in Piazza Lama(la mattina) si rappresenta “l’Ingresso di Gesù a Gerusalemme” e al tramonto presso l’Ist. dei PP. Rogazionisti, le scene “dall’Ultima Cena alla Resurrezione” organizzata dal Gruppo di Promozione Umana.
Il Giovedì Santo,dopo la S.Messa denominata “in Coena Domini”, si rinnova la peregrinazione dei fedeli per le varie Chiese cittadine ove sono stati allestiti gli Altari della Reposizione, comunemente detti “sepolcri”. Questi,addobbati con drappi multicolori, con i tipici vasi di grano fiorito ed avvolti in una luce tenua, sono molto suggestivi ed invitano al raccoglimento e alla preghiera.
Di forte impatto emotivo è la processione notturna del Venerdì Santo denominata “ dei Misteri e dell’Addolorata” organizzata dall’Arciconfraternita della Morte e con la partecipazione delle altre Confraternite. La processione,accompagnata dallo squillo di tromba e rullio di tamburo, fa sosta in Piazza Manfredi ove il Vescovo intona, insieme al clero, il “Miserere” per poi percorrere le vie principali del paese in un silenzio assoluto.
Intanto, in attesa del giorno di Pasqua,mentre le varie Chiese preparano la liturgia della Veglia Pasquale, forni e pasticcerie sfornano i tipici dolci pasquali: “lu picurieddu” agnello di pasta di mandorla,“li scarpetti” a forma tonda di pan di spagna ricoperta di glassa, “li frisi e la puddica cu l’ovu” pasta di pane con l’uovo sodo dentro e tante altre goloserie.
A primavera inoltrata, ricorre una grande tradizione della Chiesa oritana: quella delle Perdonanze.
Il terzo giovedì dopo Pasqua ricorre la perdonanza della Madonna della Scala. Dalla Chiesa di S.Domenico in pellegrinaggio si avvia la processione per raggiungere la Chiesa che si trova a circa 1Km. dall’abitato nell’omonima contrada dove dopo la S.Messa si tiene la festa. Il quarto giovedì dopo Pasqua ricorre la perdonanza di San Mauro, dove nel il Santuario di Sant’Antonio si trova la grotta basiliana dedicata a San Mauro del IX sec. Per la ricorrenza si celebra la S.Messa con la liturgia penitenziale.
Il quinto giovedì dopo Pasqua, ricorre la “Perdonanza dei SS. Medici”. Il Mercoledì, la vigilia, ha luogo per le vie della Città la “Processione dei malati” ove le statue dei SS. Medici vengono portate a visitare le case degli ammalati, mentre il Giovedì, giorno della festa, detta “di gloria”, è molto più solenne e suggestiva ove vengono portati in processione le reliquie, le statue dei cinque Fratelli e il patrono di Oria, S.Barsanofio tra le vie artisticamente illuminate.
Le festività estive iniziano con la festa di San Antonio
Il 13 Giugno si celebra presso l’Istituto dei Padri Rogazionisti con una grande festa Sant’Antonio, a cui i cittadini oritani sono molto legati dove in processione viene portata, anche, la statua di Sant’Annibale M. Di Francia, fondatore della Congregazione dei Rogazionisti e dell’Istituto di Oria la cui ricorrenza si celebra il 1 giugno.
Il 22 luglio, si rinnova l’appuntamento con l’antichissima Fiera della Maddalena istituita da Carlo II d’Angiò nel XIV sec. Anticamente si teneva dal 21 al 29 luglio. Oggi,seppur in forma ridotta, si tiene in Via Torre,V.le Grande Europa e nei pressi dello stadio comunale.
Nella seconda settimana di agosto Oria rivive uno degli avvenimenti più importanti: “Il Corteo Storico di Federico II e Torneo dei Rioni”. La rievocazione storica,organizzata dall’Ass. Tur. Pro Loco, trae origine dal bando che l’Imperatore volle emanare nel 1225 durante la sua permanenza nel castello di Oria mentre attendeva Isabella di Brienne,sua sposa. Egli volle bandire “un Torneamento” tra i quattro rioni cittadini,Castello,Lama,Giudea e S.Basilio.Partecipano oltre seicento personaggi in costume che sfilano per le vie della città addobbate per l’occasione con vessilli e bandiere colorate.
Il 14 agosto si tiene il pellegrinaggio alla Chiesa della Madonna di Gallana, a circa 5 Km. da Oria, dove una volta giunti in chiesa, si recita l’antica preghiera denominata “li cientu cruci”. In tale contrada,il giorno successivo(15 agosto), si tiene la festa in onore dell’Assunzione di Maria al cielo.
Il 29 e 30 Agosto ricorre la grande festa patronale in onore del Santo Patrono di Oria: San Barsanofio a cui la Città di Oria è molto legata per i numerosi miracoli ricevuti dal Santo Anacoreta.
Nella prima settimana di ottobre presso la Chiesa di San Domenico si onora con una grande festa civile e religiosa la Madonna del SS. Rosario dove ha sede l’omonima Confraternita.
Il 29 novembre all’alba, presso la Chiesa di S.Francesco d’Assisi, con il rito liturgico dell’intronizzazione della statua della Madonna Immacolata ha inizio la novena ove viene eseguita per la prima volta dalla Banda cittadina la “Pastorale”, tipico brano musicale oritano che introduce il periodo natalizio.
Il 24 dicembre,termine della novena di Natale, presso la Basilica Cattedrale si rinnova la tradizione popolare cosidetta “ tuzza la Matonna” (bussa la Madonna) . La cerimonia simboleggia il girovagare di Maria in cerca di un rifugio prima di dare alla luce il suo figlio Gesù. Il tutto si svolge all’alba, sul sagrato della Chiesa, dove viene suonata la Pastorale e al “terzo tuzzo” si aprono le porte della Chiesa per fare entrare il simulacro della Madonna che passa tra i fedeli commossi e felici di accoglierla.