la sacra rappresentazione

la passione di cristo in oria

La Sede Episcopale di Oria, con la sua antica tradizione cristiana, che parte dai tempi della Evangelizzazione Apostolica sino alla Dominazione Borbonica, ha avuto alterne vicende: dalla dominazione dei Goti al fulgido episcopato del Vescovo Teodosio (814 ‑ 890), dall’uccisione del Vescovo‑Martire Andrea da parte del protospatario Porfirio nel 979, al tempo della ricostruzione di Oria da parte dei Bizantini, alla lunga lite con la Diocesi di Brindisi e la conseguente separazione ad opera di Gregorio XIV, come ultimo atto di una convivenza dolorosa fatta di antiche rivalità, avvenuta il 10 maggio 1591.

Tra le sue mura, nel corso della sua storia millenaria, Oria accolse anacoreti e monaci orientali, santi e beati tra cui il Santo Patrono della città: San Barsanofio,monaco di origine egiziana e i SS.Medici Cosimo e Damiano provenienti dalla Cilicia in Asia Minore. Si sviluppò, inoltre,tra il IX ‑X sec. una fiorente Comunità Ebraica celebre in tutto il bacino del Mediterraneo per la sua scuola talmudica che diede i natali a uomini illustri come Amittai, Donnolo e Hananel.

Nel 1219,anche Francesco d’Assisi di ritorno dall’oriente, si fermò ad Oria ove ricevette un terreno su cui fondò un convento attiguo al tempio,già esistente,dedicato a S.Maria di Costantinopoli.

Nella maestosa Basilica Cattedrale dedicata all’Assunta(sec. XVIII) sono custodite numerose reliquie, tra le quali quelle dei martiri romani SS. Crisante e Daria e dei SS. Medici Cosma, Damiano e fratelli oltre a numerose tele settecentesche di cui trenta tele raffiguranti gli episodi della Passione del concittadino,già gesuita, Abbate Giuseppe Nicola Carbone.

Un tributo alla sua storia millenaria e alle sue tradizioni è costituito da vari appuntamenti religiosi che ogni anno si ripetono tra la pietà popolare,devozione e l’entusiasmo generale. Uno di questi è la sacra rappresentazione storico‑religiosa “La Passione di Cristo” figlia dell’antica tradizione religiosa di cui gode Oria.

Non ci sono notizie scritte sulle origini della sacra rappresentazione della “Passione”, ma da varie testimonianze orali raccolte si può evincere che fu rappresentata nell’oratorio attiguo alla Chiesa di San Francesco d’Assisi e nel Teatro Comunale sito in Via F. Milizia(oggi abitazione privata) pare negli anni ’30 e, ciò si può dedurre da un testo manoscritto del 1915 del concittadino Tommaso Recchia che scrisse “La Tragedia della Passione di G.Cristo”.

 

In quegli anni nella vicina Francavilla F.na veniva rappresentato il dramma sacro intitolato “La Passione e Morte di N.S.G.Cristo” del monaco Sannicandro,tale testo dava molto risalto alla figura controversa di Giuda. Questo dramma venne presentato in Oria a cura della Filodrammatica Oritana che aveva come protagonista ed organizzatore Giovanni Iacoianni che, invece, lo intitolò “il tradimento di Giuda”. In seguito la rappresentazione venne denominata “Passione e Morte di N.S.G.Cristo” e, per la numerosa partecipazione si ricorreva spesso a rappresentarla negli ampi spazi dei frantoi,di cui Oria ne era ricca, come quello della Famiglia Martini Carissimo. Si racconta,inoltre, che al testo originale fù aggiunto il Prologo, scritto da Cosimo Candita (protagonista nella figura di Pietro) per eliminare la scena introduttiva dell’allontanamento dei mercanti dal tempio, poiché non creava phatos e con la scena dell’Ultima Cena iniziava la rappresentazione.

Successivamente,sempre da testimonianze orali, pare che venne ripresa con alterne vicende, intorno agli anni ’50‑’60 a cura del Gruppo Filodrammatico Oritano,della locale Pro Loco e del C.S.E.R.‑Centro di lettura ubicato presso la Scuola Elementare “E. De Amicis” e, veniva proposta scenicamente nel Teatro dell’Antoniano presso l’Ist. dei PP.Rogazionisti: questo accadde,pare, sino agli inizi degli anni ’70.

In questi anni fu utilizzato un testo in versi di Autore ignoto del XIX sec. dal titolo “La Passione di N.S.G.Cristo”, tragedia in cinque atti. Questo testo successivamente venne ridotto e riadattato da A.Stranieri, D.Attanasio e da P.Battista Pezzarossa per adeguarlo alle esigenze dei gruppi che andarono a rappresentare la Passione in quegli anni.

La Passione fu ripresa nel 1979, dalla Compagnia Popolare Oritana che la ripropose, ogni due anni, per ben quattro volte presso il Teatro dei PP. Vincenziani o Missionari e presso la Chiesa di S.Giovanni Battista,ove avvenne nel 1993 l’ultima rappresentazione da parte di questa Associazione culturale. In questo caso il testo di cui sopra ebbe,ancora,un rimaneggiamento da parte della direzione artistica di questa Associazione.

Mentre il Gruppo Teatrale “Li Pillicrini” e la Pro Loco,inizialmente, la ripropose annualmente per le vie della città il Mercoledì Santo a partire dal 1980 sino al 1993 . Il testo fu riadattato e ridotto da D. Attanasio per adeguarlo alle varie esigenze scenografiche ed organizzative della sacra rappresentazione.

Dal 1994 la Passione non venne più rappresentata e, al fine di non far scomparire una tradizione oramai radicata sul territorio, venne ripresa a partire dal 1995 dal Gruppo di Promozione Umana che la rappresentò in una veste completamente nuova per le vie e le principali piazze di Oria dal titolo “La Passione nel Borgo Antico di Oria”. La sacra rappresentazione organizzata dallo stesso Gruppo, si tenne inizialmente, come da tradizione, il Mercoledì Santo ma, dopo alcuni anni, per motivi tecnico‑organizzativi si penso di spostarla definitivamente la Domenica delle Palme.

Oggi la sacra rappresentazione è diventata, oramai, un appuntamento tradizionale che fa da preludio ai Riti rievocativi della Settimana Santa in Oria. La drammatizzazione ripercorre le fasi salienti della Passione di Cristo,dalla preparazione della Cena Pasquale sino alla suggestiva scena della Crocifissione e Morte di Gesù con la deposizione nel sepolcro e la resurrezione.

La rappresentazione fino all’anno 2007 si è svolta nel centro storico di Oria ed era suddivisa in quattro scene ma, a seguito della inadeguatezza di alcuni luoghi,che da anni ospitavano le varie scene, e che avevano perso la loro bellezza naturale e paesaggistica, si pensò di trovare un’altra location.

Infatti, dal 2008 la rappresentazione viene messa in scena, al tramonto, nello scenario naturale del grandioso Ist. dei PP. Rogazionisti, luogo di spiritualità e di aggregazione sociale fondato da Sant’Annibale Maria Di Francia. In tale luogo si svolgono le tredici scene che permettono al pubblico di seguire interamente tutte le fasi del dramma sacro.

Dal 2015 è stata introdotta la scena dell’Ingresso di Gesù in Gerusalemme che si tiene la  mattina della Domenica delle Palme in Piazza Lama e si conclude presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi.

Alla rappresentazione partecipano circa duecento personaggi,di tutte le età e, sia gli attori protagonisti che le comparse non sono professionisti,essi vengono scelti tra la cittadinanza in modo da avere una larga partecipazione popolare. Oggi viene utilizzato un nuovo testo dal titolo “La Passione” scritto da E.Pinto ed è stato adattato insieme ad una equipe del gruppo, alle esigenze organizzative della rappresentazione. Il nuovo testo tiene conto dei testi della tradizione locale, ma si attiene scrupolosamente alla narrazione evangelica. Nel corso degli anni la sacra rappresentazione si è imposta come una della maggiori manifestazioni che si svolgono nella Città di Oria durante l’anno.nuovologopassione

Tale iniziativa ha permesso,anche, di incrementare gli scambi socio‑culturali con la Città gemella di Lorch(Germania),infatti nel giugno del 2007 la sacra rappresentazione si è svolta negli spazi del duecentesco Monastero di quella stessa Città voluta dall’Ass. Runder kultur Tisch ed ancora, nel giugno 2010 la rappresentazione si è tenuta nella Città di Schwab‑Gmund, che dista circa 40 Km. da Stoccarda, voluta dall’Ass. Kolpingfamilie.

Dal 2000, l’Associazione aderisce all’Ass.ne Internazionale “Europassion” con sede a Ligny(B) ove aderiscono varie Associazioni di 14 Paesi Europei che rappresentano scenicamente la Passione ed,inoltre, è fondatrice della sezione italiana di “Europassione per l’Italia” con sede a Roma che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico-religioso delle sacre rappresentazioni.

Nell’anno 2011, per conoscere le radici e la tradizione, questo Gruppo ha pubblicato il libro sulla storia della Passione in Oria scritto dallo storico locale Prof. Luigi Neglia dal titolo “La Passione di Cristo in Oria: dalle origini ai giorni nostri,dal teatro alla strada”.

Chiunque fosse interessato ad avere copia del libro per approfondire le origini della sacra rappresentazione in Oria,può richiederlo, conoscendo le modalità, inviando una e-mail a pinto.emilio@libero.it

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